Distinguo ergo sum
Chi è, cosa fa un grafico pubblicitario?
Banalmente si potrebbe cercare il significato di questo termine sfogliando Wikipedia, ma nell’immaginario collettivo il grafico pubblicitario è un’amabile persona intenta a trovare soluzioni su come impegnare il suo tempo libero. Il suo lavoro è una perenne attività ludica, la sua vita è baciata dalla fortuna, graziata dal fato, del resto il suo lavoro è svolto dai “computer”, queste macchine leggendarie che al solo guardarle sono in grado di generare straordinarie soluzioni creative. Del resto con un buon computer “…anche mio nipote è in grado di realizzare un logo”. Di fronte a queste affermazioni anche il più tenace dei grafici si arrende. Del resto non abbiamo neanche un albo di competenza: mi trovo iscritto nella categoria degli artigiani. A ragion veduta, però, è la naturale collocazione per la mia professione. Come gli artigiani studiamo la materia, prima di dare luogo al lavoro. Come gli artigiani cerchiamo la soluzione migliore, caso per caso. Come gli artigiani ci avviciniamo al lavoro con rispetto e devozione, con pazienza e ricerca. Del resto, dalle nostre scelte dipendono gli esiti di molte aziende. Una campagna pubblicitaria sbagliata o, peggio, dannosa, può generare danni enormi ad un’azienda e i nostri clienti ci chiedono una cosa soltanto: far aumentare il loro fatturato. In primo luogo può sembrare qualcosa di riprovevole, meschina e venale, ma è questo che noi facciamo: far vendere ciò che le aziende producono, rivestendolo di poesia, attenzione, voluttà.Ma, ovviamente, all'atto della presentazione della parcella o dell'approvazione dei preventivi, queste considerazioni sono ben lontane dal pensiero della maggior parte dei nostri cliente e tornano alla mente i soliti luoghi comuni. Navigando alla ricerca costante di informazioni ho trovato una bellissima definizione che chiarisce bene quali sono le competenze e le mansioni di chi con estremo sacrificio, e spesso con poca soddisfazione, svolge il mestiere che mi ha scelto. Eccola:
Il Grafico pubblicitario si occupa delle seguenti attività:
- aggiornamento e ricerca di testi e immagini;
- progettazione grafica;
- progettazione grafica-strutturale siti web;
- progettazione dinamica siti web;
- controllo qualità della progettazione;
- esecuzione del progetto grafico;
- realizzazione del prototipo.
Competenze strumentali
- uso di internet;
- applicazione di tecniche per la scansione, il trattamento e la lavorazione delle immagini;
- applicazione di tecniche di impaginazione;
- applicazione di principi e tecniche del disegno artistico;
- applicazione di tecniche di composizione grafica;
- applicazione di tecniche di progettazione grafica;
- conoscenza dei software per il trattamento e la lavorazione delle immagini;
- conoscenza delle varie materie prime (carta, cartone) e delle relative modalità di lavorazione;
- conoscenza di tecniche di progettazione grafica;
- capacità di anticipazione dell’immagine del prodotto finito;
- capacità di ideazione del prodotto finito;
- conoscenza delle diverse gradazioni e sfumature dei colori e della loro realizzazione;
- traduzione delle esigenze del cliente in combinazioni di immagini, test e colori;
- verifica della qualità della progettazione.
Competenze organizzative
- conoscenza delle caratteristiche del prodotto (specifiche tecniche, tecnologiche e comunicative);
- individuazione delle fasi e delle modalità di lavorazione necessarie per realizzazione dei prodotti (aspetti tecnici, tecnologici);
- organizzazione delle fasi di lavorazione nel proprio ambito di attività;
- interpretazione dei materiali forniti dai clienti (immagini, testi, schizzi).
Competenze relazionali
- interpretazione e creazione dell’immagine dell’impresa attraverso la cura dell’aspetto grafico dei prodotti;
- capacità di interpretazione del messaggio che i clienti vorrebbero trasmettere attraverso i prodotti.
Competenze strategiche
- capacità di interpretazione del messaggio che i clienti vorrebbero trasmettere attraverso i prodotti;
- traduzione delle aspettative del cliente in combinazioni di immagini, testi e colori;
- ricerca di nuovi testi e di nuove immagini da elaborare;
- verifica della qualità del progetto grafico;
- aggiornamento (internet, mostre, riviste).
La fonte di questa definizione è dell'ISFOL
La definizione non cita conoscenza della storia della tipografia, della stampa, dei caratteri tipografici, la conoscenza dei materiali di stampa, ma è abbastanza esaustiva. Cito tanto per portare un po' d'acqua al mio mulino, nella speranza che una cultura maggiore non sia utile solo al professionista, ma anche al cliente che deve avere gli strumenti cognitivi necessari per poter distinguere fra un professionista e l'artistoide presunto tale.
NB Wikipedia usa il termine “professionista”.